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Grazie, hai articolato un malessere che oramai avevo da mesi in certi ambienti online che frequento e non capivo.

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Tempismo inquietante… Settimana di sensi di colpa e in cui ho finito di leggere “Realismo capitalista”. Tutto sacrosanto e aggiungo che, anche laddove ci fosse un’alternativa per preservare la coerenza, fuggire dal mainstream ci fa rinchiudere in bolle sempre più anguste in cui comunichiamo solo fra di noi e, di fatto, rinunciamo a parlare con le masse di pensiero (tanto o poco) differente, divenendo così totalmente inefficaci come potenziali vettori di cambiamento.

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Grazie per aver scritto questo. Hai messo in parole meglio di quanto avrei potuto fare io quello che penso (e che vivo) su questo tema. Sono un attivista climatico che lavora per una Banca, strano ma vero. Da anni i miei amici dottorandi (con i nonni laureati, i genitori multiproprietari e considerevoli patrimoni alle spalle) mi dicono che dovrei cambiare lavoro. Io gli voglio molto bene ma sono persone che parlano da una posizione di privilegio che spesso non riescono nemmeno a vedere. Grazie per aver scritto queste cose perché la differenza (e la tensione) tra quello che vorremmo fare e quello che possiamo fare è spesso dovuta unicamente ai nostri privilegi.

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Ciao, premetto che vorrei essere costruttivo con questo commento. Parli di futuri alternativi al capitalismo (le cui definizioni, come leggerai, non mi convincono per nulla) ma quali? Mi sono interrogato molto su questo per anni, ma non ne sono venuto a capo. Il fatto è che, salvo sconvolgimenti impossibili da creare (tipo diminuzione del n% della popolazione mondiale o una qualche apocalisse che colpisse ogni macchina elettrica/digitale) dal "capitalismo" non si scappa. E io mi sto convincendo che non si scappa dal "capitalismo" perché non si tratta di un modello economico come un altro, ma è un qualcosa di più simile al connubio tra la natura umana - manifestata sin dalla preistoria a tutte le latitudini - e la tecnologia avanzata, due circostanze dalle quali non si può scappare. Quindi, temo che demonizzare tendenze moderate e liberali non faccia altro che spianare ulteriormente la strada al populismo nero (ma pure quello analfabeta del M5S non è da meno, magari meno in malafede ma altrettanto dannoso) più che migliorare l'esistente. Scusa se mi sono permesso, ma credo che in questo periodo sia necessario confrontarsi davvero e non rimanere all'interno delle rispettive bolle. Ciao, e grazie.

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Personalmente penso che in questo caso la questione vada scissa e che non si possa fare di tutta l'erba un fascio.

Partiamo dal presupposto che, in un mondo/epoca governata dalla finanza e dai mercati, il nostro più importante strumento di ribellione è proprio il boicottaggio dei (certi) mercati. Questo, almeno in parte, a livello ideale, utopistico, di wishful thinking.

Poi chiaro che le diverse dinamiche sociali in cui siamo coinvolti condizionano (e ci mancherebbe altro) le scelte che facciamo nella vita. Chiunque si erge a paladino della coerenza è già in fallo in partenza ed anzi alimenta uno dei miti più falsi dei nostri tempi (perché devo essere sempre coerente? le cose, i contesti cambiano in continuazione, si evolvono). Ognuno di noi ha le sue ragione per fare o non fare una determinata cosa, spesso condizionate dalla realtà che vive. L'ho fatto anch'io e lo rifarei.

Detto questo, credo che i soldi facciano la libertà. I soldi ti danno la possibilità di dire NO, di rifiutare gli sfruttatori, le aziende moralmente coinvolte, di seguire la tua strada, di fare ciò che ti piace. Ti danno possibilità ad altri precluse.

E credo che chiunque abbia raggiunto una tale indipendenza, economica e sociale, dovrebbe tendere a raggiungerla anche dal punto di vista diciamo morale (ma il termine è fortemente errato), in un ideale prospettiva di miglioramento. Sia chiaro non mi sto riferendo a te, è solo una riflessione generale che ha preso spunto dal tuo post e che volevo condividere.

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Una delle cose più vere e coerenti e libere che ho letto negli ultimi anni.

Grazie!

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Grazie. Ci stavo pensando giusto giusto oggi, ed è bello leggere che qualcun altro pensa queste cose!

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Wow!! Non riesco a dire altro. Grazie!

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Coerenza e perfezione sono dei nostri costrutti sociali, non sono cose di questo mondo. Dovremo fare pace con il fatto che possiamo fare il meglio che possiamo a livello individuale e collettivo, e andrà bene così. Le contraddizioni sono ovunque, le vie e modalità di farvi fronte possono essere altrettante. Abbiamo decisamente bisogno dell'energia caotica e incoerente (ma trasformativa) delle masse e credo che cose come riabitare l’’Appennino e coltivare canapa sia solo uno degli innumerevoli modi di farlo. L’importante è creare comunità e presidiare territori. PS mi chiedo spesso se i puritani di sinistra sono creature che esistono nella realtà o sono i pensieri ricorrenti di chi ha un giudice interno severissimo. ☝️🥲

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Grazie per questo post

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Per favore fallo diventare un post. Ho bisogno di condividere ogni singola parola

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Lettura fondamentale.

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Grazie.

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