Hai dato voce alle mie perplessità di questi giorni: da persona atea e femminista, non capisco questo accanimento nei confronti di un Papa che ovviamente è da valutare progressista non in senso assoluto, ma all’interno di una istituzione patriarcale e fortemente ancora alle tradizioni e al passato, e che piaccia o no ha una forte influenza su milioni di persone. Dato per scontato che non si può distruggere ciò a cui tante persone credono e si affidano, è necessario collocare Papa Francesco all’interno del suo contesto, e facendolo non è possibile non valutare positivamente i suoi tentativi di apertura. Come non pretendiamo che le galline inizino a volare, non possiamo pretendere che i Papi inizino a farsi promotori di istanze sociali e civili progressiste in senso assoluto, ma possiamo comunque apprezzarne gli sforzi e gli aspetti positivi che vanno verso il miglioramento di una società sempre più involuta e abbrutita.
Come sono preziose le tue parole 🙏, grazie per averci ricordato anche questa volta che con i giudizi "o bianco o nero" non si va da nessuna parte; e in questa epoca storica è una consapevolezza che veramente non possiamo permetterci di perdere.
Grazie per aver restituito complessità alla figura di Bergoglio, cosa che condivido pienamente. Molto illuminante anche la riflessione su come stare dentro la Chiesa senza condividerne per forza ogni valore e dogma, ma anzi lavorando per il cambiamento. A volte faccio fatica a definirmi cattolica e sono in dubbio se sia il caso di trasmettere ai miei figli i valori di questa religione. La stessa parola religione l'ho sempre associata a dogmatismo. Questa tua newsletter mi ha aperto una nuova possibilità di integrazione tra i miei valori e il mio background cattolico. Congratulazioni per la nascita del vostro bimbo!
Ciao Alessandro, grazie per la tua newsletter preziosa. Sul tema in questione non mi trovi molto d'accordo ma apprezzo molto il richiamo alla complessità necessario che stai facendo a più riprese e le ultime righe sul clima interno alla sinistra stanno risuonando molto con il mio vissuto. Ammetto che sono un po' spaventata per la piega che stanno prendendo soprattutto certi modi di stare nello spazio di dibattito e nelle assemblee. Come hai sottolineato anche tu c'è un clima estremamente teso e una rabbia generale che però viene diretta all'interno dei nostri gruppi, dove invece di liberarci riproduciamo gerarchie e modalità repressive del dissenso. Spero che cominceremo a parlarne sempre di più perché credo che sia una questione cruciale e urgente. Comunque è sempre un piacere leggerti, buona giornata e auguri per questa nuova paternità <3
Da Cristiana Cattolica ti rivolgo un grandissimo grazie, la necessità di queste parole era forte. Purtroppo viviamo in tempi troppo polarizzati, dove lo spirito critico e aperto al confronto è svanito come neve al sole. Eppure è proprio come hai detto tu, la Chiesa non sono solo le mura sfarzose del Vaticano, ma una comunità che parte dal basso e che abbraccia una diversità più ampia e complessa di quanto spesso si pensi. La cosa che mi fa più rabbia è come ormai definirsi cristiani sia diventato agli occhi della sinistra sinonimo di bigottismo e si venga subito associati ad ambienti estremamente conservatori e preti ped***li. No, c’è molto più di questo. È innegabile che certi ambienti cattolici siano conservatori e di destra, ma ci sono anche realtà parrocchiali che nella loro piccolezza sono progressiste e abbracciano tutte le persone, a prescindere da colori della pelle o orientamenti sessuali. Vorrei che questa cosa fosse ricordata di più, ma forse certa gente ha paura del confronto e preferisce “proteggere” le proprie idee criticando l’istituzione in sé e dimenticando tutte le realtà sociali che la compongono.
Potresti scrivere il titolo del libro di Don Gallo a cui fai riferimento nella newsletter.? Grazie per le tue parole e congratulazioni per la nascita di tuo figlio
Grazie Alessandro, non solo per il contenuto della tua lettera, nel quale trovo molto conforto e motivo di riflessione, in quanto persona con una formazione cattolica ma in perenne ricerca di equilibrio con le mie idee e valori progressisti. Ti ringrazio anche per lo stile comunicativo, per la modalità delicata, decisa ma posata con cui esponi le tue idee e apri riflessioni. Ti stimo molto, anche da insegnante.
Grazie Alessandro, penso che in un clima politico e sociale degradante come quello attuale, le tue parole siano fatte di luce. Hai un modo di analizzare le situazioni che oggi è raro e sono felice di conoscere la tua newsletter.
Hai dato voce alle mie perplessità di questi giorni: da persona atea e femminista, non capisco questo accanimento nei confronti di un Papa che ovviamente è da valutare progressista non in senso assoluto, ma all’interno di una istituzione patriarcale e fortemente ancora alle tradizioni e al passato, e che piaccia o no ha una forte influenza su milioni di persone. Dato per scontato che non si può distruggere ciò a cui tante persone credono e si affidano, è necessario collocare Papa Francesco all’interno del suo contesto, e facendolo non è possibile non valutare positivamente i suoi tentativi di apertura. Come non pretendiamo che le galline inizino a volare, non possiamo pretendere che i Papi inizino a farsi promotori di istanze sociali e civili progressiste in senso assoluto, ma possiamo comunque apprezzarne gli sforzi e gli aspetti positivi che vanno verso il miglioramento di una società sempre più involuta e abbrutita.
Come sono preziose le tue parole 🙏, grazie per averci ricordato anche questa volta che con i giudizi "o bianco o nero" non si va da nessuna parte; e in questa epoca storica è una consapevolezza che veramente non possiamo permetterci di perdere.
Grazie per aver restituito complessità alla figura di Bergoglio, cosa che condivido pienamente. Molto illuminante anche la riflessione su come stare dentro la Chiesa senza condividerne per forza ogni valore e dogma, ma anzi lavorando per il cambiamento. A volte faccio fatica a definirmi cattolica e sono in dubbio se sia il caso di trasmettere ai miei figli i valori di questa religione. La stessa parola religione l'ho sempre associata a dogmatismo. Questa tua newsletter mi ha aperto una nuova possibilità di integrazione tra i miei valori e il mio background cattolico. Congratulazioni per la nascita del vostro bimbo!
Ciao Alessandro, grazie per la tua newsletter preziosa. Sul tema in questione non mi trovi molto d'accordo ma apprezzo molto il richiamo alla complessità necessario che stai facendo a più riprese e le ultime righe sul clima interno alla sinistra stanno risuonando molto con il mio vissuto. Ammetto che sono un po' spaventata per la piega che stanno prendendo soprattutto certi modi di stare nello spazio di dibattito e nelle assemblee. Come hai sottolineato anche tu c'è un clima estremamente teso e una rabbia generale che però viene diretta all'interno dei nostri gruppi, dove invece di liberarci riproduciamo gerarchie e modalità repressive del dissenso. Spero che cominceremo a parlarne sempre di più perché credo che sia una questione cruciale e urgente. Comunque è sempre un piacere leggerti, buona giornata e auguri per questa nuova paternità <3
Da Cristiana Cattolica ti rivolgo un grandissimo grazie, la necessità di queste parole era forte. Purtroppo viviamo in tempi troppo polarizzati, dove lo spirito critico e aperto al confronto è svanito come neve al sole. Eppure è proprio come hai detto tu, la Chiesa non sono solo le mura sfarzose del Vaticano, ma una comunità che parte dal basso e che abbraccia una diversità più ampia e complessa di quanto spesso si pensi. La cosa che mi fa più rabbia è come ormai definirsi cristiani sia diventato agli occhi della sinistra sinonimo di bigottismo e si venga subito associati ad ambienti estremamente conservatori e preti ped***li. No, c’è molto più di questo. È innegabile che certi ambienti cattolici siano conservatori e di destra, ma ci sono anche realtà parrocchiali che nella loro piccolezza sono progressiste e abbracciano tutte le persone, a prescindere da colori della pelle o orientamenti sessuali. Vorrei che questa cosa fosse ricordata di più, ma forse certa gente ha paura del confronto e preferisce “proteggere” le proprie idee criticando l’istituzione in sé e dimenticando tutte le realtà sociali che la compongono.
Potresti scrivere il titolo del libro di Don Gallo a cui fai riferimento nella newsletter.? Grazie per le tue parole e congratulazioni per la nascita di tuo figlio
Grazie Alessandro, non solo per il contenuto della tua lettera, nel quale trovo molto conforto e motivo di riflessione, in quanto persona con una formazione cattolica ma in perenne ricerca di equilibrio con le mie idee e valori progressisti. Ti ringrazio anche per lo stile comunicativo, per la modalità delicata, decisa ma posata con cui esponi le tue idee e apri riflessioni. Ti stimo molto, anche da insegnante.
Grazie Alessandro, penso che in un clima politico e sociale degradante come quello attuale, le tue parole siano fatte di luce. Hai un modo di analizzare le situazioni che oggi è raro e sono felice di conoscere la tua newsletter.