Grazie per aver scritto questo post. Di questi temi si parla sempre troppo poco e troppo tardi.
Le sanzioni vengono spesso raccontate come strumenti diplomatici, quasi astratti, ma i loro effetti sono brutali e concreti. Non colpiscono mai chi comanda, ma chi non ha voce, chi è già in una condizione di estrema vulnerabilità come: malati, bambini, disabili, donne sole, rifugiati e chi non ha accesso a cure, risorse, o alternative.
Nel lessico dei governi occidentali, si trasformano in una forma “accettabile” di violenza. Nessun esercito, nessun bombardamento. Solo ospedali senza forniture, farmacie senza farmaci, vite spezzate nel silenzio.E intanto le stesse istituzioni che proclamano la sacralità dei diritti umani continuano ad approvare sanzioni che colpiscono esattamente quei diritti che dovrebbero difendere: la salute, la dignità e la sopravvivenza.
È una moralità a geometria variabile (per dirla in termini ONU), che distingue tra vittime degne di attenzione e altre da archiviare definendolo “inevitabile”. Il risultato è una punizione collettiva che non ha nulla di etico e che viene accettata con indifferenza solo perché accade altrove, lontano, a persone che non ci somigliano abbastanza.
Di fronte a questo, restituire umanità con nomi e storie, diventa di fondamentale importanza.
🫂
Grazie per aver scritto questo post. Di questi temi si parla sempre troppo poco e troppo tardi.
Le sanzioni vengono spesso raccontate come strumenti diplomatici, quasi astratti, ma i loro effetti sono brutali e concreti. Non colpiscono mai chi comanda, ma chi non ha voce, chi è già in una condizione di estrema vulnerabilità come: malati, bambini, disabili, donne sole, rifugiati e chi non ha accesso a cure, risorse, o alternative.
Nel lessico dei governi occidentali, si trasformano in una forma “accettabile” di violenza. Nessun esercito, nessun bombardamento. Solo ospedali senza forniture, farmacie senza farmaci, vite spezzate nel silenzio.E intanto le stesse istituzioni che proclamano la sacralità dei diritti umani continuano ad approvare sanzioni che colpiscono esattamente quei diritti che dovrebbero difendere: la salute, la dignità e la sopravvivenza.
È una moralità a geometria variabile (per dirla in termini ONU), che distingue tra vittime degne di attenzione e altre da archiviare definendolo “inevitabile”. Il risultato è una punizione collettiva che non ha nulla di etico e che viene accettata con indifferenza solo perché accade altrove, lontano, a persone che non ci somigliano abbastanza.
Di fronte a questo, restituire umanità con nomi e storie, diventa di fondamentale importanza.
Continua a scrivere, c’è chi legge con grande piacere. grazie.
Questi argomenti interessano tantissimo. I soldi per offrirti un caffè rimangono tra i migliori che spendo al mese. Grazie per ciò che fai.
Grazie mille per queste parole 🫂
Grazie mille, mi sono commossa per le parole che hai scritto