Credi in te stesso, sii felice, governa i tuoi sentimenti. Tutto dipende da te, se vuoi puoi. Desideralo più forte.
Quante volte abbiamo sentito frasi del genere? E quante volte ci abbiamo creduto?
Il modello culturale dominante ci ricorda ogni giorno quanto sia importante essere positivi e ottimisti, con un sorriso e tanta determinazione si possono spostare le montagne, basta solo imparare a farlo. Ci vuole solo allenamento. Duro allenamento.
Quello della felicità è un mercato che solo nel 2018 ha superato il miliardo di dollari e che continua a crescere: esponenti della psicologia positiva, guru, motivatori e coach spuntano come funghi. Essere felici non è più solo un obiettivo ma una condizione necessaria per affermarsi nella società. I pessimisti sono tagliati fuori, non ispirano, non avranno mai un posto nell’Olimpo del successo. La dittatura del sorriso ha permeato qualsiasi aspetto delle nostre vite e nonostante i legittimi dubbi che ci possono venire continua a convincerci.
Come è potuto succedere?
Happycracy - Come la scienza della felicità controlla le nostre vite (Ed. Codice)
In questo straordinario libro i due autori, Cabanas e Illouz, provano a rispondere ad una semplice domanda: come è potuto succedere?
L’affermarsi della psicologia positiva non è solo una moda: fortemente finanziata dai governi e dalle più grandi multinazionali, la scienza della felicità ha messo radici nella nostra società.
Al lavoro, all’università, nel tempo libero: sii felice, ad ogni costo!
Il prezzo della felicità a tutti i costi tuttavia è alto: ci sono implicazioni sociali e politiche (non ultimi lo sviluppo dell’individualismo, l’iper responsabilizzazione delle nostre azioni e l’assopimento della critica politica), conseguenze gravi sulla psiche degli individui e sulle strutture collettive.
Ci sono anche dubbi, tanti dubbi, sulla metodologia: è così vero che dobbiamo essere felici?
Una ricerca storica, politica e psicologica che probabilmente farà traballare alcune delle vostre certezze.
Consigliatissimo, soprattutto se vi è piaciuto il libro “Le radici psicologiche della disuguaglianza” di Chiara Volpato (lettura #1)
Mi era stato segnalato da qualcuno di voi, ma non ricordo chi! (Se ci sei batti un colpo!) Grazie a tutt* coloro che mi segnalano libri o autori, ho una lista lunghissima ma nel tempo cercherò di leggere tutto!
Alcuni aggiornamenti
1) Innanzitutto buon 25 aprile a tutte e tutti.
2) Sul mio profilo Instagram ho fatto un post, provando a sfatare il mito per cui “il fascismo non può tornare”
3) Come vi ho già raccontato su consiglio di qualche amic* ho aperto un account Buy me a coffee (lo trovate qui) dove, se volete e soprattutto se ve lo potete permettere, avrete la possibilità di offrirmi un caffè virtuale per sostenere il mio lavoro di divulgazione.
Come sempre ci tengo a sottolineare, a costo di essere ripetitivo e stressante, che non è assolutamente necessario.
Questa settimana ci tengo a ringraziare personalmente Rebecca, Federica, il mio amico Dario, Beatrice, Gloria, Sara, Roberta, Roberto, Alice, Claudio, Agnese, Gianmatteo, Catrin, Matteo e Iulia per avermi offerto un caffè.
Spero di poterlo bere presto di persona con ognuno di voi.
Qui il link per chi vuole offrirmi il caffè.
Grazie per tutto quello che fate, per ogni messaggio e per ogni consiglio.
Continuiamo così tutt*, ce n’è bisogno.
Alessandro